Singh Nalini - 2003 - Baci sulla sabbia by Singh Nalini

Singh Nalini - 2003 - Baci sulla sabbia by Singh Nalini

autore:Singh Nalini
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2011-10-22T22:00:00+00:00


8

«Che cosa significa che è in giardino?» chiese Jasmine, mettendosi le mani nei capelli.

Mumtaz si strinse nelle spalle. «Ho convinto Hiraz a trattenerlo per un po’, in modo tale da avere il tempo di avvertirti.»

«Ma è venerdì sera. Doveva tornare lunedì!»

Jasmine cercò di mettersi in ordine. Aveva già indosso la camicia da notte, però non aveva tempo per cambiarsi. Sentì qualcuno aprire la porta e si precipitò a sedere alla toeletta, fingendo di spazzolarsi i capelli.

Lo udì entrare e richiudere la porta. Strinse forte la spazzola, cercando di sembrare il più naturale possibile mentre si pettinava.

Tariq giunse alle sue spalle e si sporse su di lei, appoggiando le mani sul tavolino e intrappolandola tra le sue braccia.

Jasmine continuò a pettinarsi, senza alzare lo sguardo nello specchio, ma sentiva la mano tremare così forte che le era quasi impossibile reggere la spazzola.

«Ti senti meglio?» le chiese lui sarcasticamente, facendo riferimento a una delle scuse che aveva usato per non rispondergli.

«Molto meglio.»

«Bene. Ero preoccupato, mi è sembrato che dormissi un po’ troppo, durante la mia assenza.» Anche se il tono della sua voce era calmo, Jasmine sapeva che era furioso. Non era il tipo da tollerare il modo in cui gli aveva parlato.

Jasmine, però, non era pronta ad affrontare la sua collera. Nonostante ciò che aveva minacciato, non era in grado di odiarlo. Non riusciva a definire esattamente ciò che provava, ma di certo non aveva niente a che fare con l’odio.

Azzardò un’occhiata allo specchio e vide che lui indossava ancora abiti occidentali: un completo blu da cui aveva già tolto la cravatta.

Il calore che il corpo di Tariq emanava le faceva quasi girare la testa.

Poi lui le spostò una ciocca di capelli dal viso. Quante volte aveva ripetuto quel gesto dopo che avevano fatto l’amore?

Depose la spazzola e strinse la mano a pugno mentre sollevava il mento e si sforzava di sorridere allo specchio.

«Ti vuoi rifiutare di parlare con me anche adesso che sono a casa?» le domandò, continuando ad accarezzarle i capelli.

«Sto parlando con te proprio adesso.» Fu contenta che la voce non le si spezzasse in gola.

«No, stai solo rispondendo alle mie domande, senza dirmi niente di te.»

«Ho adottato il tuo metodo, non sei contento?»

Tariq rifletté per un attimo. «Sei molto arrabbiata, non è vero?» le sussurrò con la voce calda e roca proprio vicino all’orecchio. Il suo corpo era praticamente attaccato a quello di lei.

«Non sono affatto arrabbiata.» Jasmine sentiva il cuore batterle talmente forte che sembrava volerle uscire dal petto.

Tariq le baciò il lobo dell’orecchio. Un brivido le corse lungo la schiena.

«Ah, Mina, non puoi mentirmi. Girati e guardami. Saluta tuo marito che è tornato a casa.»

Quelle parole risuonavano involontariamente come un’eco dei comandi che le aveva dato prima di partire. «Vuoi fare del sesso? Se è così, mi stendo subito sul letto.» Rabbia, angoscia, desiderio e paura si affollarono nella sua mente. Jasmine si sentiva tremare, ma, nonostante questo, sapeva che doveva tenere testa al marito e non lasciargli vedere quanto l’avesse ferita.

Tariq si immobilizzò. Non la voleva in quel modo.



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